sabato 20 ottobre 2007

Intro

Be Sim-e Ab wo Wold wo Menfis Quddus Ahadu Amlak

Igziabher Adonay yitbarek.


Questo blog nasce dall’esigenza di offrire informazioni e condividere meditazioni attorno alla dottrina Rastafari ed ai principi e precetti che ne costituiscono la Livity (Esperienza di Vita).

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In etiopico antico la parola Negus significa RE; il titolo che abbiamo scelto, “Negus Messia”, intende pertanto palesare come il fondamento assoluto e la specificità stessa della dottrina Rastafari consistano e derivino essenzialmente dall’acquisizione di consapevolezza che il Re dei Re d’Etiopia Qadamawi Haile Sellassie è il Re Messia, il Consacrato divino che era stato annunciato dalla Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) e che di quest’ultima costituisce a Sua volta compimento ed attuazione ultima.

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Occorre chiarire che la Sua identità di Messia non si pone a sostituzione o in antitesi con la Persona di Iyasus Krestos (Gesù Cristo), poiché al contrario i due Nomi manifestano la stessa Persona del Figlio di Dio in due avventi storici distinti, secondo quanto predetto dai profeti e dagli apostoli in merito alla seconda venuta del Cristo con un Nome nuovo (si veda la Rivelazione di Giovanni, ultimo libro del Nuovo Testamento, cap. 3, 12) per instaurare il Suo Regno escatologico, “il banchetto dei Santi sul Monte Sion”. Confessiamo dunque che il Re Messia Qadamawi Haile Sellassie è Iyasus Krestos / Gesù Cristo ritornato sulla terra per RESTAURARE la realtà fisica, inaugurare cioè il Regno Messianico di pace, giustizia e prosperità universali che deve essere governato dai Suoi santi/chiamati sino alla resurrezione ultima e al giudizio universale. Egli ha introdotto così l’umanità all’era escatologica, da intendersi non tanto come la fine della storia, ma invero come il suo vero e legittimo fine: la riedificazione della creazione alla sua beatitudine e perfezione originarie, precedenti la caduta di Adamo, mediante la restituzione dell’essere umano all’Immagine di Dio in base alla quale era stato in principio modellato.

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Giacchè il ritorno del Cristo doveva aver luogo in Gerusalemme/Israele, affermare che Qadamawi Haile Sellassie è il Re Messia presuppone a sua volta la conoscenza che l’Etiopia sia il Monte Sion, il Nuovo Israele biblico, la terra che Dio scelse -dopo la rottura del patto con il primo Israele che aveva rifiutato il Suo Cristo- per custodire la propria Alleanza sino ad ospitarNe il secondo avvento. All’epoca di Salomone, come narra il libro etiopico del “Kebra Nagast” (pronuncia K’bre Neghèst), una colonia di Israeliti migrò verso l’Etiopia importandovi le proprie tradizioni spirituali, culturali, cultuali, politiche, e insediando infatti alla guida del Paese la stirpe regale dei discendenti di Davide, quella da cui, secondo la Bibbia, sarebbe dovuto sorgere il Messia; da detta linea è infatti nato secondo la carne anche il Re dei Re Qadamawi Haile Sellassie.

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Tale status Israelita dell’Etiopia, lungi dall’esser morta tradizione folklorica, si è affermato con ininterrotta linearità nel corso della nobile storia del Paese, e continua tuttora a manifestarsi nella realtà visibile, come dimostrano tra l'altro:

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- le numerose profezie bibliche (circa 50 citazioni) relative al ruolo storico ed escatologico che questa terra doveva svolgere;

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- la presenza sino ad oggi sul suo suolo dell’Arca dell’Alleanza, considerata nella Bibbia come sigillo del patto di Israele con Dio, e la sussistenza colà, sino al XX secolo, della stirpe davidica messianica;

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- per ovvia conseguenza, il carattere peculiare della sua Cristianità, l’unica a seguire l’esempio degli Apostoli nell’armonizzare senza fratture l’annuncio di grazia del Nuovo Testamento con le disposizioni dell’Antico, ed a preservare pertanto nella sua indissolubile integrità l’autentica rivelazione Ebraico-Cristiana e le sue categorie concettuali, dottrinali e morali, insieme con sezioni importanti del suo patrimonio scritturistico perdute al resto dell’umanità (ad esempio, il libro di Henok);

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- ancora, il fatto storico innegabile che l’Etiopia sia stata l’unico Paese dell’Africa mai soggiogato all’anticristico colonialismo europeo, ponendosi con ciò a faro luminoso per tutte le popolazioni oppresse della terra e dunque a loro Madre spirituale.

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Il blog è in costante aggiornamento. Si prega di far riferimento all'elenco di fianco per consultare i vari articoli inclusi al suo interno, tenendo comunque presente che sarebbero necessarie visite periodiche per chi sia interessato alla tematica.

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Sibhat le Negus Mesih (Gloria al Re Messia)!